Bruno Banzato
La naja nel cuore
Quando l’Italia la chiamavamo Patria
Padova, Il Poligrafo, 2024, pp.152, euro 22,00
Per più di un secolo il servizio militare di leva in Italia ha rappresentato una fase obbligata nella vita di ogni cittadino maschio giunto al diciannovesimo anno d’età. Dalla proclamazione dell’Unità d’Italia ai primi anni del nuovo millennio la “naja” – come viene colloquialmente, quasi familiarmente chiamata – ha costituito un rito di passaggio fondamentale, ricordato da chi l’ha svolta come spartiacque, nel bene e nel male, per l’ingresso nell’età adulta, palestra sì di disciplina e istruzione militare, ma anche fucina di legami e memorie.
E proprio alla memoria fa affidamento l’autore nel rievocare, nelle pagine di questo volume, i momenti che hanno segnato il suo percorso da allievo ufficiale di complemento. Una stagione della vita, quella del servizio militare, unica per ciascuno eppure sotto molti aspetti uguale per chiunque l’abbia attraversata. Capitoli che si snodano come brevi racconti nel ripercorrere – attraverso immagini, documenti e cimeli custoditi per oltre cinquant’anni – aneddoti, persone, luoghi, sentimenti, mentre sullo sfondo affiora l’Italia del boom economico. Storia personale ed evoluzione del Paese si intrecciano tra ricordi e pagine di diario, nel rievocare un breve periodo, poco più di un anno, capace però di farsi linea di confine, limite tra prima e dopo.
L’autore. Bruno Banzato (1945, Cona, Venezia) da tempo è impegnato, come aiuto regista e attore, nella compagnia teatrale “Amici del Teatro Remondini” di Bassano del Grappa, che porta in scena, principalmente, commedie in dialetto popolare veneto di diversi autori, tra i quali Carlo Goldoni, Giacinto Gallina, Arnaldo Boscolo, Ernesto Andrea De Biasio. In concomitanza con il centenario della Prima Guerra mondiale, Banzato ha preparato e presentato in tutti i Sette Comuni dell’Altopiano di Asiago (Vicenza), dove vive, e in alcune cittadine della pianura, due recital: L’altra Guerra, il dramma dei profughi, delle donne, della gente di confine e L’Ortigara 1917, racconto dei venti terribili giorni della tragedia vissuta dai soldati italiani. Ha pubblicato L’oro dell’infanzia (2021). (Red)