Triveneto migrante

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16.11.24 Triveneto migrante

Emilio Franzina
Triveneto migrante
Il racconto dell’antica emigrazione dalle Venezie

Dueville (Vi), Ronzani Editore, 2024, pp. 504, euro 30,00

16.11.24 – Veneto, Friuli e Trentino, aree geograficamente distinte di quello che in Italia molti chiamano oggi Nordest, hanno parecchi tratti in comune. Trentini e veneti usano dialetti assai somiglianti fra loro e non troppo distanti dalla parlata friulana, considerata invece da molti specialisti una lingua a sé stante. Pur con frequenti sfumature o differenze areali e provinciali anche assai marcate, essi esibiscono comunque, tendenzialmente, attitudini conservatrici assai simili e a lungo intrecciate con le posizioni del clero e della Chiesa e senz’altro condividono tutti una stessa storia di emigrazione, sia temporanea sia, da un certo punto in avanti, “permanente”.

Questo libro racconta le fasi salienti e gli aspetti più caratterizzanti , nonché le molteplici conseguenze, attraverso ricerche mirate, svolte tra il 1979 e il 2023, che prendono in considerazione i presupposti in età moderna dei principali esodi da lavoro, certi antefatti “coloniali” ottocenteschi e le grandi migrazioni del Novecento in chiave demografico-economica e sociale.

Lo studio è condotto attraverso l’analisi di alcuni casi esemplari e sfruttando le letture che ne furono date da generazioni d’interpreti e di studiosi, oltre che di protagonisti (come i friulani Cosattini e Zanini o i trentini Guetti e Battisti) nonché da poeti e scrittori, come Zanella e Barbarani, Salgari e Sgorlon, Meneghello e Rigoni Stern e altri. Uno sguardo particolare – e del tutto inedito – viene poi riservato alle scelte “nazionali” degli emigranti (in particolare veneti e trentini) in Brasile durante il primo conflitto mondiale e, poco più in là, alle esperienze, fatte soprattutto dai veneti, nella colonizzazione di regime dell’Agro Pontino in epoca fascista.

L’autore. Emilio Franzina (1948, Valdagno-Vi), già ordinario di storia contemporanea all’Università di Verona, presiede a Genova il Centro internazionale di Studi sull’Emigrazione Italiana e condirige a Roma, dal 2005, l’Archivio storico dell’emigrazione italiana. Tra i massimi esperti a livello internazionale dei movimenti migratori di massa, ha dedicato speciale attenzione a quelli in uscita (e in entrata) dal Veneto e dall’Italia su cui ha pubblicato numerosi libri quali La grande emigrazione (Marsilio, 1976), Merica! Merica! (Feltrinelli, 1979), Gli italiani al nuovo mondo. (1492-1942) (Mondadori, 1995), la Storia dell’emigrazione veneta dall’Unità al fascismo (Cierre, 2005), L’America gringa (Diabasis, 2008) e La terra ritrovata (Termanini, 2014). Tra i suoi lavori più recenti Entre duas Pátrias. A Grande Guerra dos imigrantes italo-brasileiros 1914-1918 (Ramalhete, 2017), La guerra delle foibe. Un inghiottitoio delle memorie con (due) divise (Odeonlibri, 2024) e Varcare i confini. Lettere e letture, scritture e canti dell’antica emigrazione italiana (il Mulino, 2023), quest’ultimo il riscontro cartaceo d’una trentennale attività di public history, da autore e interprete teatrale di numerose “conferenze spettacolo” musicali su temi storici. (Red.)

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